Nei primi del Novecento “approdarono” a Burano, con le loro tavolozze, i pittori Gino Rossi, Moggioli, Pio Semeghini, Novello e Mario Vellani-Marchi celebrando l’inizio di una stagione importante per l’arte moderna, offrendo l’isola quale polo di riferimento di una pittura alternativa ai modelli costitutivi della corrente pittorica del primo novecento.
Ed è qui che negli anni settanta il pittore Silvio Consadori mi fece intraprendere un cammino di crescita personale che partiva dalla conoscenza e valorizzazione di questo paesino lagunare che allora si offriva ancora in tutta la sua armonia e bellezza con i canali assonati, l’osteria da Romano, e le minute case dipinte con colori a calce che sbiadendo si univano in morbide tinte pastello.
Ora naturalmente Burano non è più quella che i maestri del primo novecento hanno rappresentato, contribuendo a farla conoscere in tutto il mondo. Le stesse case sono state ridipinte a colori forti o addirittura violenti, con prodotti sintetici, e la sensazione che se ne ricava è quella di un eccessivo involgarimento.
La convinzione che l’arte del futuro deve avere un legame stretto con la storia per non dimenticare da dove arriviamo e che per riscrivere i linguaggi del futuro dobbiamo conoscere quelli del passato ci porta a rafforzare, come associazione, l’impegno verso la promozione e attuazione d’iniziative culturali volte a favorire l’estensione di attività a carattere artistico, storico, sociale, artigianale, educativo e ricreativo.
L’Associazione Artistica Culturale di Burano che attinge la sua ispirazione e motivazione culturale dall’area e nell’area dove ha sede, nasce spontaneamente tra gruppi di persone nel 1994, con lo scopo di animare le attività culturali dell’isola nel segno di dare continuità a questa lunga tradizione artistica, promuovendo la valorizzazione del corpus delle donazioni fatte dagli artisti che nel corso degli anni hanno contribuito a potenziare, valorizzare l’isola e le sue tradizioni.
Tobia Bressanello