Da Il Gazzettino del 28.8.1995
Risorge il Premio di pittura
Congelato dal 1991 potrebbe tornare già nel settembre del prossimo anno
(L.G.) “Se tra i progetti speciali destinati ai quartieri, Burano avesse proposto il ripristino del premio Burano, l’iniziativa culturale avrebbe avuto una risonanza nazionale e forse internazionale, viste le numerose richieste di partecipazione da parte anche di artisti stranieri. Si sarebbe così favorito il benessere economico a tutti i livelli nell’isola”. Così riferisce Emilio D’Este, segretario dell’Associazione Culturale Artistica di Burano che si sta muovendo per riorganizzare in settembre 1996 il Premio, congelato dal 1991 per mancanza di fondi e forse per scarso interesse sia da parte degli operatori economici che politici di Burano.
“Già in ottobre cominceremo a muoverei come associazione culturale – continua Emilio D’Este – intanto per progettare piccole esposizioni di pittura e scultura da allestire tra l’autunno e l’inverno e poi per iniziare a pensare alla futura edizione ’96 del Premio Burano”. Così come l’araba fenice il Premio Burano si prepara a risorgere dalle ceneri, previa verifica che ci siano o si possano trovare i mezzi finanziari per sostenerlo.
Tutto è nato con la ricorrenza del centenario della nascita del pittore milanese Mario Velani Marchi, oggi sepolto come da sua volonta nel cimitero di Mazzorbo. Infatti in gèmellaggio con Milano, Burano sta organizzando tutta una seriedi tavole rotonde e incontri a vari livelli per celebrare l’opera del pittore che innamorato si dell’isola decise di trascorrere qui l’ultimo periodo della sua vita.
Ora a Burano si spera che il Premio possa continuare sia per riallacciarsi a una lunga tradizione che risale al 1946 sia per evidenziare i legami storici con quella che è detta la Scuola di Burano, iniziata con Gino Rossi fino a Dalla Zorza. Insomma “si tratta solo di trovare i modi per rivitalizzare il Premio”.