Dal Gazzettino del 4.1.2000
Una tradizione interrotta nel ’91
Il premio Burano cerca u no sponsor – Il sogno di creare una pinacoteca
L’Associazione artistica culturale di Burano ci riprova. Chiama in causa Regione, Provincia e Comune, oltre al Banco Ambrosiano e alla Carive, per resuscitare il “Premio Burano” di pittura, sospeso ormai dal ’91.
Il tentativo è quello di dare vita a un comitato promotore, intenzionato ad organizzare il famoso premio di pittura con scadenza biennale. In particolare a Burano sperano che Regione, Provincia e Comune, oltre a qualche banca, si decidano a dare qualche contributo concreto, oltre alle lettere di incoraggiamento che sono giunte più volte.
Dal canto suo l’Associazione ha cercato di tener viva la speranza continuando a organizzare manifestazioni artistiche come la collettiva del settembre scorso che ha riunito in una esposizione 27 pittori buranelli e a dicembre con la mostra “Questo l’ho fatto io” con 40 espositori.
Il cavalier Emilio D’Este, da quarant’anni uno dei motori dell’ Associazione, è anche amareggiato perchè la raccolta di opere d’arte, composta da una settantina tra donazioni di artisti di fama internazionale e premi acquisto, è custodita nella scuola media ” di Burano ma non ha ancora trovato una sede definitiva; si tratta una situazione precaria con tutti i rischi che può comportare l’esposizione di opere d’arte nei corridoi di una scuola. Il sogno di D’Este è di poter realizzare una pinacoteca di Burano. Per questo motivo chiede la collaborazione degli enti pubblici: «La soluzione ideale potrebbe essere rapresentata dal piano terra del Museo del merletto, compresa parte del Palazzo del Podestà. Se questa ipotesi non dovesse andare in porto resterebbe valido l’edificio delle ex Capuccine, oggi centro civico, comprendente anche il piano superiore. Oppure l’ex cinema Stella che potrebbe essere acquistato dal Comune e ristrutturato per l’uso».
“Invito al colore”